venerdì 27 agosto 2010

Il caso di Sakineh Ashtiani


E' bene che l'attenzione internazionale non diminuisca anche perché mi risulta stia producendo effetti. Vado in ordine sparso perché ho fretta:

1) Già da quando sono apparsi i primi segni di interesse pubblico (iraniano e internazionale) per la faccenda, l'esecuzione della lapidazione è stata sospesa. Non è stata sospesa l'esecuzione vera e propria nel senso che la poveretta potrebbe essere impiccata. E' questa la maggiore ragione di preoccupazione per avvocato e parenti.

2) Non credete a NESSUNA confessione pubblica della ragazza. In carcere, se serve, ti torturano. Sono molto bravi, e alla fine quasi tutti confessano, firmano, e dicono quello che gli aguzzini voglio fargli dire.

3) La pressione internazionale sul regime iraniano è altissima e non solo per questo caso. L'isolamento internazionale del regime è molto forte e tutto questo è un bene. Molto importante l'intervento del presidente brasiliano Lula da Silva che ha offerto asilo politico alla donna e ai suoi figli. La risposta del ministero degli esteri iraniano è stata che Lula "è un amico un po' troppo sentimentale", causando mezzo incidente internazionale. Va detto che il Brasile è uno dei pochi paesi al mondo in buoni rapporti col regime iraniano.

NOTA: è importantissimo che l'opinione pubblica di paesi come Brasile e Turchia - in buoni rapporti con l'Iran - "resti sul pezzo" e metta sotto pressione i rispettivi governi. Il regime iraniano non dà gran peso all'opinione pubblica occidentale, ma una pressione da parte degli unici paesi amici rimasti è cosa ben diversa.

Come dice un amico essere "anti" è facile, opporsi costa fatica. Il dovere minimo di ciascuno dei quarantamila "like" che vedo nella pagina Facebook su Sakineh è quello cercare di attivare i propri contatti in Turchia e Brasile e sensibilizzarli. Perché la pressione pubblica "interna" sui governi di questi due paesi potrebbe essere la vera chiave della questione.

4) Ho notizia che in Iran si stia discutendo di abrogare la lapidazione come modalità di esecuzione. E' molto probabile che il progetto di legge passi, per due ragioni:

Anzitutto la pratica è ritenuta intollerabile sul piano internazionale e "costa" in termini di immagine. In questo particolare momento storico il regime non ha margini di manovra su questo punto. Questo già dimostra che lazione non è inutile

Ma la VERA ragione è che ormai non si trovano più facilmente persone disposte ad uccidere una donna a pietrate. O meglio, si trovano anche, ma bisogna andarsele a cercare tra gente particolarmente vicine al regime e sparisce ogni pretesa di "popolarità" della pratica.

Inoltre l'esecuzione non può più essere pubblica come in teoria dovrebbe essere, perché il regime ogni volta si trova a dover affrontare sommosse che fa fatica a sedare. E oggi, con la crisi politica interna che deve affrontare, qualunque assembramento è rischioso per il regime perché si può nuovamente scatenare la guerriglia urbana.

Questo vale per la lapidazione in particolare, dato che ha aspetti particolarmente odiosi che infiammano di più gli animi, ma in generale per tutte le esecuzioni pubbliche. Le recenti esecuzioni sono tutte avvenute nelle carceri, i cadaveri consegnati alle famiglie di nascosto. Il regime nel 2010 sta nascondendo le esecuzioni mentre nel 1980 impiccava in piazza usando le gru. Ciò proprio per la ragione che ho spiegato: in quasi tutte le recenti esecuzioni in piazza, il pubblico si è rivoltato contro i boia. In almeno un caso è riuscito, nel 2009, a liberare e far scappare i condannati (poi riacciuffati ed uccisi di nascosto).

5) Per ulteriori approfondimenti sulla pena di morte in Iran rimando a fonti facili da reperire. Qui aggiungo solo che l'Iran è il paese al mondo con più esecuzioni in rapporto alla popolazione, e la pena capitale è prevista anche per reati non "di sangue": attentato alla sicurezza nazionale (accusa di cui le procure sono particolarmente prodighe), "guerra contro Dio" (altra accusa molto di moda), o anche il semplice contrabbando.

Inoltre il codice di procedura penale non è stato scritto da propriamente Montesquieu... Quello che voglio dire è che la difesa spesso sta lì per fare figura e l'imputato ha pochissimi diritti.

Un esempio: per l'arresto e la perquisizione domestica in teoria sarebbe necessario il mandato di un giudice. Nella pratica spesso le squadre di polizia hanno un blocchetto di mandati precompilati e in bianco, e li compilano sul momento ogni volta che serve come fossero contravvenzioni. In caso di arresto l'accusato può essere interrogato per mesi, e messo in isolamento, prima di vedere un avvocato. Ai parenti non viene mai detto in quale struttura detentiva è stato portato l'accusato, sono loro che devono attivarsi e magari scoprire dopo alcune settimane che si trova a 300 kilometri.

Non c'è da meravigliarsi che quasi tutte le condanne a morte siano comminate dietro confessione. Anzi è proprio questo che dovrebbe insospettire una persona sensata. Perché anche lì polizia e magistrati fanno carriera grazie alla loro efficienza nel "contrastare il crimine".

Restate sul pezzo, e buon lavoro.

Nessun commento:

Posta un commento