giovedì 29 ottobre 2009

News

Un po' di notizie dall'Iran prima di fare un post impegnativo nei prossimi giorni.

Scuole e università:

Procede l'agitazione in tutto il paese. Trovo quotidianamente notizie di proteste in questa o quella facoltà, contro questo o quel personaggio pubblico che ha dovuto sospendere l'intervento. Agitazione nelle mense, nelle aule, nei dormitori. La mano del regime è pesante, espulsioni e arresti, ma si procede.

Ieri ad esempio è toccato a circa 2000 studenti dell'università libera di Teheran-sud che protestavano per solidarizzare con gli studenti dell'unversità libera di Teheran-centro e di Karaj, e chiedevano il ritiro dei provvedimenti disciplinari prese in quelle sedi.

Sempre ieri sono scoppiate proteste nell'università Payam Nour di Mashhad, e nella Shaheed Chamran di Ahvaz, dove la contestazione è stata particolarmente forte per la presenza di un parlamentare (Rasaii) favorevole ad Ahmadinejad.

A Kashan sono state chiuse le scuole di ogni ordine e rango con la scusa della suina... Curiosamente riapriranno il 5 novembre subito dopo le proteste programmate per il 4 (vedi sotto). Altrettanto curiosamente il sindaco ha suggerito ai genitori di non far uscire di casa i loro figli per una settimana per impedire il contagio. E, aggiungo io, magari di non vestirli di verde che si sa che attira il virus.

Lavoro:

Dopo più di una settimana di proteste, occupazione e sciopero, la polizia ha attaccato e disperso gli operai di una grossa fabbrica di tubature nella città di Ahvaz.

L'episodio è interessante per la sua dinamica, abbastanza tipica: l'azienda è pubblica (il settore in effetti fa parte dell'indotto del petrolchimico). Dato che non stanno ricevendo lo stipendio da 9 mesi non era la prima volta che protestavano. Ma per la prima volta gli slogan della protesta hanno "sposato" gli slogan del movimento verde, e lo sciopero - da contrattuale - è diventato politico.

Se tanto mi dà tanto, c'è da aspettarsi un allargamento della politicizzazione degli scioperi mano a mano che il movimento si organizza.

4 novembre:

Ovviamente l'Iran non ha partecipato alla Grande Guerra del 1914-18 e quindi stiamo parlando di un altro 4 novembre. Il 4 novembre che ufficialmente si festeggia in Iran è la data della presa dell'ambasciata statunitense nel 1979. Da allora la ricorrenza è stata dichiarata giornata nazionale della lotta all'imperialismo.

Dato che il governo non potrà proibire le manifestazioni il movimento intende ripetere ciò che ha fatto durante la giornata di Al-Quds: espropriare la ricorrenza con una massiccia presenza, e dichiarandola "giornata nazionale della lotta all'imperialismo estero e alla tirannia interna".

La comunicazione e il volantinaggio sembrerebbero essere estremamente attivi sul territorio, altro segno di una maggiore organizzazione del movimento e della graduale perdita di controllo da parte del regime.

Azrael aspetterà ancora un pochino:

E' riapparso Khamenei, vivo. Un certo numero di VIP e di studenti particolarmente geniali dei centri di eccellenza sono andati a trovare il vecchio leader e l'occasione è stata ripresa dalla TV nazionale. Personaggi influenti del regime e vicini al Leader: non ci si aspetta proteste da gente simile.

Ma ad un certo punto un ragazzo, vincitore di diverse borse di studio, prende il microfono per una quindicina di minuti e fa uscire la riunione dai binari programmati. Il giovane pone 4 severe critiche al Leader, una vera e prppria requisitoria: mette sotto accusa l'imbarazzante parzialità della TV nazionale (i direttori sono scelti da Khamenei), mette sotto accusa la violenza con la quale pacifiche manifestazioni sono state represse subito dopo le elezioni (per ordine del Leader), critica il modo in cui il nodo dei brogli è stato affrontato (con l'arbitraggio del Leader), e critica il fatto che nessuno osi criticare il leader.

L'intervento si è svolto in modo talmente imprevisto che la TV nazionale ha dovuto interrompere diverse volte l'audio. Ma la cosa davvero interessante è che la platea, che ci si aspettava completamente addomesticata, ha applaudito il ragazzo! Il leader ha farfugliato qualche risposta poco convincente e poi si è allontanato senza partecipare alle preghiere previste dal protocollo.

Bentornato vecchio.

1 commento:

  1. bentornato si, solo perché deve soffrire prima di morire, o magari si dovrebbe suicidare.

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